UN TURISTA NELLA TORINO OTTOCENTESCA
Conferenza a cura della Dottoressa
Lorenza Santa
Il prossimo 26 maggio, alle ore 21,00 la Dottoressa Lorenza Santa terrà in sala Valfrè una conferenza sul tema “Un Turista nella Torino Ottocentesca"
Come si presentava Torino ai viaggiatori italiani e stranieri dell’Ottocento? Con l’aiuto di alcune preziose guide dell’epoca, riscopriremo la città come se fossimo un turista giunto in Piemonte, magari appena sceso da un convoglio ferroviario in una delle stazioni di recente costruzione. L’incontro si incentrerà sulla selezione dei monumenti più o meno noti selezionati dagli autori delle guide, ma soprattutto sui servizi offerti ai viaggiatori forestieri: mezzi di trasporto, strutture alberghiere, ristoranti e caffè (di cui alcuni tuttora esistenti nel centro della città), teatri e giardini pubblici in un dialogo continuo fra arte, storia e curiosità.
Riflessioni su Torino di alcuni famosi personaggi dell'800
Alexandre Dumas (1802-1870) scrittore
“Tra le belle e buone cose notate a Torino non dimenticherò mai il “bicerin” che si serve in tutti i caffè ad un prezzo relativamente basso”.
George Sand (1804-1876) scrittrice
”... in quel settembre di Torino che è il più bel settembre d’Italia...”
Herman Melville (1819-1891) scrittore
“Torino è più regolare di Filadelfia. Le case sono tutte d'un taglio, d'un colore, della stessa altezza. La città sembra tutta costruita da un solo imprenditore e pagata da un solo capitalista”.
Pëtr Il'ič Čajkovskij (1840-1893) musicista
“..rimasi assai stupito di finire in un eccellente hotel, di mangiare bene, di dormire magnificamente e passeggiare per una bella e originalissima città. L’originalità consiste in ciò che tutte le vie si aprono come raggi a mo’ di linee rette dal centro, cioè dalla piazza su cui sorgono il palazzo, la cattedrale e i migliori alberghi”.
Giovanni Giolitti (1842-1928) cinque volte primo ministro
“E’ una città come una signora, che è stata ragazza alquanto vivace, al punto da dare non poche preoccupazioni ai suoi, ma anche in età matura conserva un pizzico della civetteria di un tempo che non c’è più”.
Friedrich Nietszche (1844-1900) filosofo
“Torino ha un’aria vibrante e asciutta, pulita, niente provinciale, tranquilla, molto vasta, ricca di viali bellissimi….Che dignitosa, severa città! E la sera il tramonto dai ponti del Po è cosa stupenda! Con i suoi caffè, teatri. Torino impressiona perché ci si sente fluire la vita… La Mole Antonelliana l’edificio più geniale che è stato forse costruito per un assoluto impulso verso l’alto, non ricorda nient’altro se non il mio Zarathustra….. Torino la più piacevole di gran lunga, la più pulita, la più spaziosa città italiana”.
Edmondo De Amicis (1846-1908) scrittore
“... girando per Torino si prova piuttosto un desiderio di vita agiata, senza sfarzo, d’eleganza discreta, di piccoli comodi e di piccoli piaceri, accompagnati da un’operosità regolare, confortata da un capitale modesto, ma solido, come i pilastri dei suoi portici, che dia la sicurezza dell’avvenire...”
Giovanni Pascoli (1855-1912) poeta
“Torino prima di tutte! Ospitale a tutti gli esuli pronta ad ogni sacrificio….”
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