La Sala Valfrè, parte integrante del complesso monumentale dei padri filippini, è stata totalmente ristrutturata ed inaugurata a Torino nel febbraio del 2010.

Situata in via Accademia delle Scienze 11 a Torino, proprio di fronte al Museo Egizio, è tornata a pieno titolo ad essere uno dei poli culturali della città, sotto l'egida della Compagnia di Valfrè.

 

Massimo Centini, laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri.

Autore di numerosi studi di Antropologia tra i quali ricordiamo "L'uomo selvatico" e "La Sindrome di Prometeo", ha scritto numerosi libri su Torino e sulla storia e la cultura del Piemonte.

 

 

 

 


 

 

 

 

Hieronymus Bosch. Un pittore tra sacro e demoniaco

Conferenza a cura del Dottor
Massimo Centini


La rassegna di conferenze sull’arte organizzate per questa prima parte dell'anno dalla “Compagnia di Valfrè”, si conclude in Sala Valfrè il 9 giugno alle ore 21,00 con l’incontro “Il linguaggio simbolico di Hieronymus Bosch. Un pittore tra sacro e demoniaco, tra genio e mistero”. A parlarne Massimo Centini, che ci guiderà sulle tracce di un artista straordinario, ma ancora avvolto da un’aura di ambiguità.

Bosch (1453-1516) era un visionario: certo sarebbe molto interessante riuscire a risalire all’origine di queste visioni, che ne farebbero un surrealista ante litteram. Sembrerebbe quindi che l’inconscio abbia aperto la sue vie più segrete, rendendole accessibili attraverso il percorso onirico, lasciando così che la visione si cristallizzi nel linguaggio pittorico.

Il ricorso al mostruoso non cede all’orrorifico di un Grünewald, ma viene controbilanciato dalla continua presenza della bellezza, anche quando è ambigua, mascherata e con il ruolo di adulare attraverso le illusioni offerte dalla tentazione.

La sconcertante dialettica che si sorregge sull’inestinta lotta tra il bene e il male, si conforma con l’ausilio di un apparato simbolico infinito proveniente dai bestiari, dagli erbari, dalle raccolte di minerali e fossili, dalle mostruosità inglobate nel linguaggio figurativo che dal mondo antico giungono alla miniatura medievale, trovando la propria apoteosi nella scultura romanico-gotica.

Hieronymus BoschHieronymus Bosch, geniale pittore fiammingo, nasce presumibilmente nel 1453 e muore nel 1516. Il vero nome dell’artista è Jeroen Anthoniszoon van Aken ma, per distinguersi dal padre e dal nonno anch’essi pittori, si firma Bosch. Tale nome trae origine dal suo luogo di nascita 's Hertogenbosch (Boscoducale), città del Brabante olandese.

Molti saranno gli emuli di Hieronymus Bosch il più importante dei quali è stato certamente Bruegel. Dopo un periodo buio, XVIII secolo, nel quale la sua opera è stata molto screditata, nel XX secolo torna alla ribalta nel panorama artistico contemporaneo ed influenza movimenti artistici come l’espressionismo e il surrealismo che vedrà in talune sue opere la migliore espressione pittorica delle angosce e dell'inconscio.

 

 

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